La Direzione investigativa antimafia di Salerno ha confiscato beni per 2,5 milioni di euro a Gaetano Fontanella, 55 anni, da tempo residente ad Angri, usuraio e personaggio di spicco della ‘Nuova Famiglia’, il cartello di clan che negli anni ’80 si oppose alla ‘Nuova camorra organizzata’ di Raffaele Cutolo.
Il provvedimento di confisca segue quello di sequestro eseguito, sempre dagli uomini della Dia di Salerno, nel luglio dello scorso anno. Fontanella, per la sua reiterata attivita’ usuraia nel clan capeggiato da Carmine Alfieri, attivo soprattutto nell’agro nocerino-sarnese, si era guadagnato l’appellativo di ‘pronto soccorso’. I beni confiscati, intestati prevalentemente a suoi stretti congiunti, sono costituiti da immobili e terreni nei comuni di Angri, Sant’Antonio Abate, nel napoletano, e Paese (Tv). L’uomo e’ stato piu’ volte condannato, con sentenze definitive o gia’ confermate in appello, per delitti contro il patrimonio, sfruttamento della prostituzione e per associazione a delinquere, e di recente e’ stato raggiunto da un’ordinanza di custodia cautelare in carcere per i reati di usura ed estorsione, per i quali ha riportato la condanna a pena concordata di quattro anni di reclusione. Il tribunale di Salerno ha applicato a Fontanella anche la misura di prevenzione personale della sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno per la durata di tre anni nel comune di residenza, la cui notifica e’ stata curata, contestualmente alla confisca, da personale della Divisione anticrimine della Questura di Salerno.