Il gip di Roma ha archiviato il procedimento che vedeva indagati, il giudice di Napoli, Alberto Capuano e alcuni imprenditori tra cui i fratelli Fedele, Francesco e Giovanni Ragosta. L’indagine, approdata a Roma nel 2014, ipotizzava il reato di concorso in corruzione nell’ambito di un’inchiesta su presunti favori del magistrato nei confronti del gruppo imprenditoriale Ragosta. L’archiviazione è stata sollecitata dal procuratore aggiunto Michele Prestipino e da Erminio Amelio. Gli accertamenti avevano preso il via a Napoli con l’arresto, nel 2012, di esponenti di una famiglia proprietaria di societa’ che operano nel settore del commercio del ferro. Poi gli atti sono stati trasferiti a Roma, competente per i procedimenti in cui siano coinvolte le toghe napoletane, dopo il coinvolgimento del gip Capuano.

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