Si conclude con sentenza di non luogo a procedere, per intervenuta prescrizione dei reati, il processo per “corsi di formazione fantasma” ai custodi della Soprintendenza di Pompei, Ercolano e Stabia, che nel 2012 tirò in ballo il city manager, Luigi Crimaco, e i funzionari Enrico Colombi Evangelista, Olindo De Falco, Vincenzo La Mura, Ciro Mariano, Rosanna Mariano, Davide Pagano, Giuseppe Russo, Francesco Tartani Santonastaso e Giuseppe Vitale, accusati di falso ideologico in atto pubblico e truffa aggravata. Nei loro confronti i reati risultano estinti per intervenuta prescrizione e il Tribunale di Torre Annunziata ha disposto anche il dissequestro e la restituzione a Luigi Crimaco della somma di 531.842,66 euro che era stata sequestrata su ordinanza del Tribunale del Riesame il 25 ottobre di cinque anni fa, quale ammontare complessivo pari al danno subito dalla Soprintendenza. A stabilirlo è il giudice Mariaconcetta Criscuolo, al termine del procedimento giudiziario che iniziò su indagini della Guardia di Finanza in seguito ad alcuni esposti anonimi relativi a corsi di formazione professionali eseguiti alla Soprintendenza di Pompei da parte di addetti alla vigilanza. Emerse che quei corsi erano serviti da ‘compenso’ ad alcune ore di lavoro straordinario dei dipendenti eseguito tra gli anni 1988 e 1996, mai retribuito dall’amministrazione. Ne era conseguito un periodo di “bollenti” rivendicazioni sindacali, con interruzione dell’attività e impossibilità di accesso agli Scavi per i visitatori.

 

 

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