Con l’accusa di associazione per delinquere finalizzata al traffico internazionale di droga 13 uomini di cui 5 gia’ detenuti, sono stati arrestati dalla Guardia di finanza del comando provinciale di Napoli. L’operazione e’ stata coordinata dai pm della Direzione distrettuale antimafia di Napoli che ritengono di avere messo al sicuro, “i principali componenti di una vasta e consolidata organizzazione criminale con base nella provincia napoletana, dedita all’importazione in Italia di ingenti quantitativi di droga provenienti dall’Olanda e dalla Spagna. All’arresto sono sfuggiti altri cinque indagati che ora sono ricercati dalle Fiamme gialle.
Le fiamme gialle del Goa (Gruppo operativo antidroga) di Napoli sulla base delle risultanze emerse dalle intercettazioni telefoniche e ambientali, relativamente al biennio agosto 2006-settembre 2008, avevano gia’ fermato lungo le autostrade italiane 10 tir con targa italiana provenienti dall’estero e al sequestro di circa 135 chili di cocaina, oltre 371 di marijuana e circa 66 di hashish. Complessivamente sono finiti in carcere 12 corrieri mentre il valore della droga sequestrata ammonta a oltre 8 milioni di euro. Gli inquirenti della Dda avrebbero anche accertato che ”un ulteriore e nuovo corriere, incaricato di recarsi in Olanda per effettuare il trasporto in Italia di una partita di droga, mentre percorreva la rete autostradale in direzione nord, abbandonava l’autoarticolato da lui condotto in un’area di servizio nei pressi di Verona -spiegano i pm- lasciando perdere le proprie tracce, simulando di essere stato vittima di una rapina, impossessandosi della somma di 170 mila euro che gli era stata in precedenza consegnata per procedere all’acquisto della sostanza stupefacente da importare”. Questa persona qualche giorno dopo e’ stata rintracciata a Napoli in via Arenaccia mentre si trovava a bordo di un’auto al cui interno si trovava uno zainetto contenente la somma di oltre 149 mila euro, parte dell’iniziale somma da utilizzare per l’acquisto in Olanda di 60 kg tra marijuana e hashish. Il denaro fu sequestrato dalla polizia giudiziaria e l’autista fu arrestato. Gli investigatori avrebbero anche accertato il trasporto in Italia di circa 300 kg di cocaina e una tonnellata tra hashish e marijuana. La droga veniva trasportata in Italia a bordo di tir e aziende di trasporto italiane che intrattenevano rapporti commerciali con l’Olanda e la Spagna nascosta all’interno di borsoni custoditi nella cabina guida o nel rimorchio tra la merce regolarmente trasportata. Al vertice dell’organizzazione vi era Pasquale Nocerino che poteva contare soprattutto sulla collaborazione dello zio Ciro Nocerino. Pasquale Nocerino pur non essendo affiliato ad alcuna cosca era in stretto contatto con alcuni esponenti di due clan contrapposti, i Gionta e i Gallo, attivi a Torre Annunziata, area vesuviana.