Le tracce di sangue, il dna dell’indagato e i rilevamenti balistici. Sono gli esami, irripetibili, effettuati ieri mattina presso gli uffici della polizia Scientifica della Questura di Napoli dagli esperti del commissariato di polizia di Giugliano, diretti dal primo dirigente Pasquale Trocino, insieme con i periti nominati dal difensore del giovane arrestato.

Sono i punti chiave dell’inchiesta che, per ora, vede coinvolto come unico indagato Antonio Riano, il 27enne fioraio di Pianura, accusato del duplice omicidio del tassista Luigi Simeone e della moglie Immacolata Assisi. Controlli anche sull’auto sequestrata al giovane, una Renault Scenic Xmode: a bordo sono state trovate tracce ematiche e una serie di impronte sovrapposte alle macchie di sangue riferibili ad almeno altre due persone da identificare, che potrebbero essere state complici nell’omicidio. Da oltre dieci giorni si cerca di chiudere il cerchio e scoprire chi fosse presente con il maggiore sospettato sul luogo del delitto, la traversa anonima di via Ripuaria, che termina sul ciglio della cava di Masseria Monticelli. Non è stata ancora ritrovata l’arma, una calibro 7.65.

 

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