Dopo aver concluso gli accertamenti a Bari, gli ispettori del ministero della Giustizia – secondo quanto si è appreso – sono da oggi a Napoli per verificare eventuali irregolarità nella conduzione delle inchieste sulle escort portate da Gianpaolo Tarantini nelle residenze del premier Silvio Berlusconi.
L’ispezione era stata disposta il mese scorso dal Guardasigilli Nitto Francesco Palma. A giorni, probabilmente già domani, gli ‘007’ del ministero sentiranno il procuratore di Napoli Giovandomenico Lepore. A guidare l’ispezione sarà il numero due degli ‘007’ ministeriali Gianfranco Mantelli, visto che il capo Arcibaldo Miller ha le funzioni di pm a Napoli per circa vent’anni e dal momento che Henry John Woodcock, uno dei pm che ha condotto l’originaria inchiesta sulla presunta estorsione da parte dei coniugi Tarantini e dell’ex direttore dell’Avanti ai danni di Berlusconi, ha fatto a suo tempo l’uditore giudiziario sotto Miller.
L’imminente cambio di governo – viene spiegato – non può far ingranare la marcia indietro su un accertamento amministrativo già disposto. Toccherà al successore di Palma decidere, sulla base delle future relazioni degli ispettori, se ci siano o meno gli estremi per esercitare l’azione disciplinare di cui è titolare assieme al procuratore generale della Cassazione.
Due i punti principali su cui a Napoli gli ispettori ascolteranno magistrati della procura e dirigenti amministrativi: la tenuta della privacy, in relazione alla fuga di notizie che ha portato alla pubblicazione sul settimanale Panorama dell’esistenza dell’inchiesta e quella sull’Espresso di un’intercettazione tra Lavitola e Berlusconi prima che ancora venisse deposita agli atti; il fatto che siano stati i pm (e non il giudice) ad emettere un decreto con cui è stato sollevato dal segreto professionale l’avvocato Nicola Quaranta, uno dei legali di Tarantini. Alla fine di ottobre gli ispettori si erano invece recati a Bari, dove l’ex pm Giuseppe Scelsi ha accusato il procuratore capo Antonio Laudati di aver ritardato l’inchiesta sul giro di escort.
Nel capoluogo pugliese erano stati ascoltati Laudati, l’ex pm Scelsi, i sostituti Renato Nitti (ex coordinatore del pool sanità), Ciro Angelillis ed Eugenia Pontassuglia (titolari del fascicolo sulle escort), l’aggiunto Pasquale Drago e il difensore barese di Tarantini, Nicola Quaranta. Se a Bari gli ispettori abbiano trovato irregolarità è ancora presto per dirlo: la relazione finale non è stata ancora scritta. E quando lo sarà, a valutarla sarà probabilmente il prossimo Guardasigilli.