Enrico La Salvia, 24enne nato a Napoli, è stato raggiunto da un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, eseguita dai carabinieri del Nucleo Investigativo di Napoli hanno ed emessa dall’Ufficio GIP presso il Tribunale di Napoli, su richiesta della DDA, perché ritenuto gravemente indiziato in concorso con altri, del reato di omicidio aggravato dalla finalità mafiosa. Le attività di indagine culminate nel provvedimento eseguito in data odierna costituiscono la prosecuzione delle attività investigative che hanno già consentito di ricostruire l’organigramma del clan Sequino e la contrapposizione armata esistente con il clan Vastarella ed altri gruppi camorristici operanti nel territorio cittadino del quartiere Sanità. In tale contesto si colloca l’omicidio del giovane Antonio Bottone (in foto) e il ferimento di Daniele Pandolfi (affiliato al clan Vastarella), avvenuti il 6 novembre 2016 all’ingresso di una cornetteria in zona Colli Aminei. Determinante per lo sviluppo delle indagini è stato il contributo dei collaboratori di giustizia ed in particolare del Pandolfi, ferito nel corso dell’agguato. Il destinatario della misura cautelare è già detenuto: fu bloccato nel febbraio 2019 nel corso del blitz con arresto di 32 persone ritenute a vario titolo affiliate al clan Sequino.