NAPOLI – Ha offerto 10 mila euro ai carabinieri per cercare di sfuggire all’ arresto un pregiudicato fermato con una pistola. Marco Zazo, 26 anni, nipote del boss Salvatore Zazo, capo dell’ omonimo clan, era a bordo di una moto di grossa cilindrata, seguita da un’ altra moto con due persone a bordo.
In via Campegna, nel quartiere Fuorigrotta, una pattuglia dei carabinieri gli ha intimato l’ alt. Ne è nato un inseguimento e Zazo è stato bloccato dai militari dopo aver abbandonato la moto e dopo una colluttazione. Infilata nella cintura dei pantaloni il 26enne portava una pistola calibro 9 per 21 con otto cartucce. Durante la perquisizione Zazo ha offerto 5 mila euro a testa ai due carabinieri perché lo lasciassero andare. La pistola è risultata rubata il 7 agosto ed i militari stanno ora accertando se sia stata utilizzata in agguati. Il boss Salvatore Zazo, zio dell’ arrestato, è stato ferito in un agguato l’ 8 agosto insieme a Maria Ivone, 23 anni, incensurata, figlia di Antonio Ivone, un affiliato al clan Cocozza del Rione Traiano, ucciso nel 2000. I carabinieri stanno ora cercando di identificare le persone a bordo della moto che seguiva Marco Zazo, che sono riuscite a fuggire.
Girava armato per essere pronto a rispondere ad un possibile nuovo agguato, Marco Zazo, il 26 enne, arrestato dai carabinieri dopo un inseguimento a Fuorigrotta. Era stato lui (e non lo zio, il boss Salvatore Zazo, che e’ detenuto, come in un primo momento reso noto dai carabinieri) ad essere ferito l’ 8 agosto da un colpo di pistola alle gambe in via Tertulliano, nel Rione Traiano. C’ e’ fermento – secondo gli investigatori – tra i clan attivi alla periferia occidentale di Napoli. Zazo si faceva forse scortare, dopo l’ episodio, da propri uomini di fiducia, che lo seguivano a bordo di un’ altra moto. I carabinieri stanno cercando di identificarli.