Dopo i cuori spezzati della Fiat lasciati sulle auto extragruppo dei dipendenti nei parcheggi dello stabilimento di Pomigliano, per la campagna di marketing, e quelli dei cassaintegrati del reparto logistico di Nola, che si sono impacchettati davanti alla fabbrica, un altro cuore infranto stamattina ha varcato i cancelli del Giambattista Vico dopo sei anni di cassa integrazione per un giorno di formazione previsto nell’accordo sui contratti di solidarietà. E’ quello di Salvatore Tramontano, 37 anni, carrellista al Vico fino a giugno del 2008, quando ha effettuato il suo ultimo giorno di lavoro ”prima di iniziare il lungo periodo di Cig – racconta – assieme a tanti altri colleghi”. Oggi ha indossato una t-shirt con il disegno di un cuore infranto, e con la scritta ”6 anni fa mi hai mollato e di me non ti è mai importato. In terra straniera sei andato ed a me il cuore hai spezzato”, ed ha varcato i cancelli, intenzionato a mostrare la sua maglietta ai colleghi durante i corsi di formazione. ”Qualche giorno fa ho ricevuto la telefonata per i corsi – spiega – e quasi non ci credevo. Mi sembra una presa in giro dopo tanti anni di stop: non credo neanche che i contratti di solidarietà, con un giorno di lavoro o di corsi al mese, possano risollevare la nostra situazione”

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