Clonavano i numeri di targa e di telaio delle autovetture, quasi sempre utilitarie. E viaggiavano indisturbati. A scoprire tutto sono stati i carabinieri del Radiomobile di Napoli. Nei guai sono finite 30 persone, denunciate a vario titolo per riciclaggio di autovetture e di soppressione, distruzione o occultamento di targhe. Gli inquirenti hanno fatto luce su un’organizzazione nel Napoletano specializzata nel riciclare macchine rubate. Il sistema veniva utilizzato per «ripulire» autovetture non di grossa cilindrata, per non dare nell’occhio. È stato necessario l’intervento degli esperti della sezione investigazioni scientifiche dell’Arma per avere conferma che le auto fossero rubate. Tutte le vetture avevano numeri di telaio e targhe di auto dello stesso tipo non oggetto di ricerche e immatricolate tra il 2003 e il 2010, che nel frattempo erano diventate inefficienti, rottamate illegalmente o vendute a terzi. In particolare, gli investigatori hanno accertato che le 29 autovetture erano state denunciate dai legittimi proprietari come provento di furti commessi nel capoluogo e nella provincia di Napoli ma che per circolare regolarmente erano state munite di targhe abbinate ad altre utilitarie non più circolanti o intestate agli stessi conducenti o loro familiari. Durante i controlli, oltre alle auto, sono state sequestrate anche 48 targhe, 18 certificati di proprietà e 28 carte di circolazione.

 

 

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