Era uno dei componenti della banda divenuta l’incubo delle escort delle “case rosse” a Varcaturo. L’unico ancora latitante. Ma la “fuga” di Gennaro Ferrara, iniziata nel maggio scorso, è finita grazie alla brillante operazione condotta da due agenti del Posto Fisso di Polizia di Casapesenna. L’azione dei due poliziotti è ancora più meritoria perché scattata nonostante fossero liberi dal servizio. Gli agenti hanno riconosciuto il 20enne mentre viaggiava a bordo di una vettura in una zona periferica di Giugliano. E lo hanno pedinato per molto tempo senza mai perderlo di vista. Proprio perché si è sentito braccato, il malvivente ha deciso di arrendersi e consegnarsi senza opporre resistenza. Sulla testa di Ferrara pendeva un mandato di cattura emesso lo scorso 2 maggio dal Tribunale di Napoli. Il latitante è accusato di una lunga serie di gravi reati ai danni di escort immigrate. Assieme ai componenti di un’agguerrita gang specializzata in questo tipo di colpi (gli altri banditi già erano finiti in manette), il 20enne ha rapinato le donne sotto la minaccia di armi. A seguito di una serie di raid all’interno delle “case rosse” a Varcaturo, le escort sono state costrette a consegnare soldi (cifre anche elevate), telefonini, tv al plasma, orologi e altri oggetti di valore. In alcuni casi le donne sono state anche violentate. Dopo l’arresto Ferrara è stato condotto nel carcere di Santa Maria Capua Vetere. Ancora una volta gli agenti del Posto Fisso Operativo di Casapesenna si contraddistinguono per un’importante operazione che si è conclusa con la cattura di un pericoloso latitante. E in questo caso hanno avuto il doppio merito di aver agito con successo anche se non erano in servizio.

Mario De Michele

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