Si terranno domani pomeriggio alle 16,30 alla chiesa dei Santi Ciro e Giovanni nel centro di Vico Equense, i funerali dell’imprenditore Aracangelo Arpino, 63 anni, che ieri si è suicidato nel parcheggio del Santuario della Madonna di Pompei per i debiti accumulati. Ai funerali parteciperà tutta l’amministrazione, oltre ai parenti ed agli amici.

Stamane la casa della famiglia Arpino, in via Fornacelle, é rimasta chiusa tutto il giorno. Serrande abbassate, silenzio tutt’intorno. “Non vogliono farsi vedere, sono così distrutti dal dolore che si sono rifugiati lontano da qui” annuncia da una finestra un vicino di casa. Ancora forte lo sconcerto nel paese. Dolore, rabbia, meraviglia: questi i sentimenti che si colgono il giorno dopo il suicidio dell’imprenditore edile di Vico Equense (Napoli). Ma soprattutto tanta meraviglia. Nessuno sospettava che dietro quel silenzio e quell’aspetto tranquillo potesse celarsi una tragedia così grande. Tutti sono affranti in questo primo comune della Costiera Sorrentina che conta una infinità di frazioni. Un paese grande ma dove tutti più o meno si conoscono. Secondo alcuni la sofferenza economica di Arpino è iniziata diversi anni fa. Poi tra rate da pagare, incassi mancati, la situazione è precipitata negli ultimi mesi di quest’anno. La moglie Fortuna non si dà pace e si è rifugiata a casa di uno dei tre figli. In tanti, questa mattina, sono entrati nel Santuario dopo aver appreso dai media del gesto dell’uomo e molti si sono fermati per vedere da vicino dove si è suicidato l’imprenditore. Intanto stasera a Vico Equense (Napoli) si osserverà un minuto di silenzio in memoria di Arcangelo Arpino. La decisione l’ha presa il sindaco del paese, Gennaro Cinque. “E’ un lutto per tutta la città – ha detto Cinque – quante morti ci dovranno essere ancora? Una situazione – ha aggiunto il primo cittadino di Vico Equense – che giorno dopo giorno diventa più esasperata. Coloro che hanno responsabilità, e mi riferisco al Governo, devono intervenire al più presto, per far sì che si esca da questo momento critico che è percepito come di abbandono da aziende e cittadini in difficoltà”.

 

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui