Arrestato l’autore di due raid incendiari compiuti tra giugno e luglio ai danni di un ristorante e di un lounge bar di proprietà della stessa famiglia. Si tratta di un uomo di 26 anni, Antonio Ruggiero, a cui Polizia di Stato e Carabinieri sono giunti, dopo quattro mesi di indagini, grazie alle impronte digitali rilevate su una bottiglia in plastica utilizzata per trasportare liquido infiammabile e alle immagini del sistema di videosorveglianza di uno dei locali. L’uomo mise a segno il primo raid la notte del 3 giugno, in via Napoli, sul lungomare di Pozzuoli, incendiando la saletta esterna del ristorante ‘White Chill Out’. Replicò l’azione criminosa il primo luglio, in via Miliscola, ad Arco Felice, distruggendo il lounge bar e procurando danni per migliaia di euro. Serrate le indagini degli investigatori che sono riusciti ad incastrare l’uomo in virtù delle testimonianze raccolte. Il GIP del Tribunale di Napoli ha così emesso un’ordinanza di custodia cautelare in carcere per il tentato incendio doloso dei due locali. Dopo l’arresto è stato trasferito nel carcere napoletano di Poggioreale. In carcere, infine, è finito anche il padre del piromane, Gennaro Ruggiero, 48 anni, il quale, per raggiungere il figlio nella caserma dei carabinieri di Pozzuoli, ha violato gli arresti ‘domiciliari’: ora dovrà essere giudicato con rito direttissimo

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