Il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, è stato interrogato oggi per circa un’ora e mezzo dal pm Graziella Arlomede che indaga sulle presunte irregolarità nello svolgimento della Coppa America. Una vicenda nella quale il sindaco è indagato per l’ipotesi di abuso di ufficio. De Magistris, accompagnato dal difensore di fiducia, avvocato Stefano Montone, a quanto si è appreso ha risposto alle domande sottolineando in particolare tre punti. In primo luogo che l’individuazione dell’Unione industriali come socio privato di Acn, la società costituita ad hoc, è stata la naturale evoluzione di un percorso che aveva visto proprio l’Unione farsi promotrice dell’iniziativa prima ancora che de Magistris fosse eletto sindaco. Inoltre, come risulta dagli atti, non era prevista una ripartizione degli utili tra i soci: gli utili erano destinati alla valorizzazione del territorio. Infine, la decisione di organizzare la Coppa America secondo quello schema era stata approvata a larga maggioranza dal consiglio comunale (con 40 voti favorevoli su 43) e aveva avuto il parere favorevole dell’Avvocatura, mentre nessun allarme era arrivato sull’eventuale illegittimità dello strumento scelto.


 

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