“L’indagine cosiddetta Medea riguarda un gruppo di soggetti coinvolti in imputazioni che vanno dal 416 bis alle corruzioni, turbative d’asta, violazioni del segreto d’ufficio, ecc. L’indagine si è sviluppata in parecchi mesi. Il tribunale del riesame nella prima udienza ha annullato alcune delle ordinanze cautelari, in particolari quelle contro Sarro e Del Gaudio, non conosciamo le motivazioni perchè il tribunale si è riservato 45 per depositarle. L’attività investigativa è ancora in corso e non è esaurita”. Così il procuratore della Repubblica di Napoli, Giovanni Colangelo, in Commissione Antimafia. Colangelo ha ricordato che “attualmente è in corso l’interrogatorio di uno degli indagati attualmente detenuto, Luciano Licenza. Sono tutte attività in corso di svolgimento, così come sono stati acquisiti i documenti relativi ad alcune gare d’appalto di cui si discute in alcuni capi d’imputazione”. Il procuratore ha parlato del “coinvolgimento di alcuni soggetti imprenditoriali vicini a soggetti della criminalità e alcuni amministratori o politici locali che, per l’accusa, avrebbero dato la propria disponibilità per garantire alcune gare d’appalto, alcune con la procedura della somma urgenza, altre con le ordinarie procedure. Alcuni elementi probatori sono tratti da alcuni collaboratori di giustizia, per altri sono state fondamentali alcune intercettazioni”. “Il quadro – ha concluso – vede gli interessi della criminalità organizzata soprattutto del nord di Napoli, imprenditori interessati ad accaparrarsi appalti e politici che hanno possibilità di intervenire”.

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