GIUGLIANO – Una nuova protesta è stata attuata da questa mattina dal responsabile dei gestori dei lidi dell’area Licola mare – Varcaturo, Maurizio Masullo. L’uomo sta attuando davanti all’ingresso dello stabilimento balneare, Lido Smeraldo, lo sciopero della fame, in seguito al sequestro degli stabilimenti balneari da parte della magistratura napoletana, avvenuto il 9 luglio scorso. Decisione ribadita dal Riesame.

Nei giorni scorsi il Masullo si incatenò ad una sdraio proprio per denunciare il blocco delle attività balneari della zona ricevendo la solidarietà di tutti i gestori dei nove lidi dell’area Licola – Varcaturo e degli altri gestori del litorale domizio. Notevoli le ripercussioni economiche, non solo per gli stabilimenti balneari che lavorano da giugno a metà settembre, ma soprattutto per l’indotto. Secondo dati diffusi dai responsabili dei lidi nel periodo di luglio ed agosto sul litorale, oggi sotto sequestro, veniva data ospitalità fino a tremila bagnanti al giorno, garantendo lavoro per un migliaio di persone tra diretti ed indotto. Intanto gruppi di abusivi, approfittando del blocco dei lidi, sta operando sulla battigia della striscia di spiaggia sotto sequestro noleggiando sdraio e ombrelloni degli stabilimenti interdetti ai bagnanti. Da notare che Maurizio Masullo è stato consigliato dai sanitari di interrompere la protesta per non peggiorare la propria situazione di salute, ma si è detto intenzionato ad andare avanti ad oltranza.

 

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