Avvisi di conclusione delle indagini preliminari sono stati notificati a 33 persone, indagate a vario titolo ad Anacapri nell’ambito dell’inchiesta sulla presunta lottizzazione abusiva di alcune aree condotta dalla Guardia di Finanza di Capri (Napoli) con il coordinamento della sezione reati ambientali della Procura della Repubblica di Napoli. Agli indagati, tra cui un funzionario dell’ufficio tecnico del Comune di Anacapri, i proprietari e gli acquirenti delle particelle frazionate e i tecnici degli studi privati che hanno seguito le istruttorie, si contestano le ipotesi di reato di lottizzazione abusiva e violazione delle norme urbanistiche in concorso. Le informazioni di garanzia notificate ora, firmate dal pm Luisanna Figliolia, rappresentano il prosieguo dell’ operazione che lo scorso 24 giugno vide i finanzieri eseguire un decreto di sequestro disposto dal gip del tribunale di Napoli. In quella occasione furono apposti i sigilli ad Anacapri, nelle zone di Pino e del Faro, ad aree e immobili della superficie di oltre 30mila metri quadrati, per un valore stimato in circa 13 milioni di euro. Secondo l’accusa, in violazione degli strumenti urbanistici e degli standard di zona, le 6 particelle originarie, ubicate in una zona caratterizzata dalla presenza di macchia mediterranea e classificata come area a verde agricolo destinata al potenziamento dell’agricoltura e sottoposta a vincolo paesaggistico-ambientale, furono frazionate in 28 particelle e vendute ad una pluralità di acquirenti diversi. Una vendita e un frazionamento che secondo i magistrati non potevano avvenire a causa degli stretti vincoli imposti dagli strumenti urbanistici.

 

 

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