NAPOLI – Stranieri, ma anche tanti italiani, piccoli imprenditori o dipendenti che hanno perso il lavoro, sempre piu’ in aumento le donne. E’ l’identikit dei nuovi homeless, circa 1500 persone che tra Napoli e provincia combattono ogni notte contro il freddo con l’aiuto dei volontari che distribuiscono coperte, pasti e bibite calde.
Da dicembre a oggi, sono tre le persone che non ce l’hanno fatta. La prima vittima il giorno dell’Immacolata, un clochard egiziano di 60 anni soprannominato Jimmy, deceduto nella notte tra il 7 e l’8 dicembre a Corso Umberto. Poi Vittorio, colpito da un malore e deceduto dopo una corsa in ospedale con il 118, e l’ultimo, Franco, 46 anni, morto la scorsa settimana sotto il colonnato della Galleria Umberto. Un’altra segnalazione e’ poi arrivata da Santa Maria Capua Vetere (Caserta): un senza fissa dimora che ha perso la vita a poche ore dallo scoccare dell’anno nuovo, lo scorso 31 dicembre.
Sono tanti i gruppi e le associazioni impegnati ogni notte in citta’ e nella provincia, dalla Comunita’ di Sant’Egidio alla Croce Rossa, al Comune di Napoli che nel piano contro l’emergenza freddo prevede l’utilizzo di sei unita’ in strada, l’apertura delle stazioni della linea 1 della metropolitana nei periodi di forte calo delle temperature e il potenziamento del numero di posti letto disponibili nelle strutture di accoglienza gestite direttamente dal Comune o in convenzione. Ma non basta, perche’ “la mancanza di posti letto e’ un problema molto serio”, spiega all’Adnkronos Benedetta Ferone, responsabile del servizio senza fissa dimora della Comunita’ di Sant’Egidio. I principali centri di accoglienza a Napoli sono l’ex dormitorio pubblico di Via de Blasiis, con circa 110 posti letto a disposizione piu’ altri disposti per le emergenze, e il centro La Tenda Onlus nel quartiere Sanita’, da 130 posti. E cresce l’emergenza per l’aumento delle donne in strada, cosi’ come per le tante richieste di accoglienza da parte delle famiglie. In aumento gli italiani: “Se fino a qualche anno fa avevamo una maggioranza netta di stranieri – spiega ancora Ferone – la tendenza degli ultimi anni vede un forte aumento degli italiani. E’ un fatto che si e’ potuto notare anche ai nostri pranzi di Natale, dovuto alla perdita del lavoro e della casa”.