Un avviso di conclusione delle indagini preliminari, firmato dal pm Vincenzo Piscitelli, e’ stato notificato oggi al deputato del Pdl Marco Milanese, per cui si profila dunque una richiesta di rinvio a giudizio. Le ipotesi di reato formulate – dall’associazione per delinquere alla corruzione e rivelazione del segreto di ufficio – sono le stesse contestate nell’ordinanza di custodia cautelare trasmessa nel luglio scorso alla Camera dei deputati che nego’ l’autorizzazione all’arresto.
Il parlamentare, ex ufficiale della guardia di Finanza e collaboratore di Giulio Tremonti quando quest’ultimo era ministro dell’Economia, secondo l’accusa avrebbe, tra l’altro, ricevuto denaro e regali dall’imprenditore Paolo Viscione in cambio della promessa di rallentare e ”sistemare” l’inchiesta a suo carico. Nell’avviso non e’ contenuto l’ultimo spunto di indagine, costituito dalla scoperta di un conto corrente aperto da Milanese in Francia, alla banca Credit Agricol, su cui in varie fasi sarebbe stata versata in contanti la somma di 300mila euro. Un episodio sul quale gli inquirenti stanno ancora svolgendo accertamenti per valutare l’ipotesi di eventuali tangenti. Per Milanese, assistito dall’avvocato Bruno La Rosa, si prospetta dunque una richiesta di rinvio a giudizio anche perche’ l’indagato, secondo quanto si e’ appreso, non intenderebbe rendere nuovi interrogatori o presentare memorie difensive.