“La camorra e i suoi alleati continuano a non gradire l’esistenza dello stato di diritto e la presenza di giornaliste e giornalisti che non intendono piegarsi alla loro legge. Da anni sono costretti a vivere “sotto scorta” Roberto Saviano, Rosaria Capacchione, Sandro Ruotolo, ora hanno preso di mira Marilena Natale che, da tempo, ricerca e scrive sul traffico dei rifiuti, sull’inquinamento dell’ambiente e della salute pubblica, sui continui decessi provocati dai veleni, mortali per la popolazione civile, fonte di denaro per i camorristi e per i loro protettori”. É quanto viene sottolineato, in una nota, da Fnsi e dal Sindacato Giornalisti della Campania in merito alle minacce rivolte alla cronista Marilena Natale, “ora costretta ad una vita sotto sorveglianza”. Per la Federazione nazionale della stampa italiana e il Sindacato unitario giornalisti della Campania, quelle minacce, “sono il segnale di una nuova offensiva, un avvertimento rivolto a chiunque voglia ancora esercitare liberamente il diritto di cronaca. Per questo dobbiamo raccogliere la sfida e tornare ad ‘illuminare’ quel territorio, dando voce a chi si batte per la legalità e i diritti di tutti, riprendendo e sviluppando le inchieste e le denunce dei colleghi minacciati, fornendo a loro e alla popolazione quella ‘scorta mediatica’ che non è meno essenziale della scorta di polizia”.