Prima di esprimere un giudizio sul caso di Francesco Perna, il detenuto morto l’8 novembre scorso nel carcere di Poggioreale, il Garante dei detenuti della Campania, Adriana Tocco vuole attendere l’esito dell’autopsia. Il Garante ritiene tuttavia ”sicuramente sbagliata” la decisione di tenere in carcere una persona gravemente malata. ”Al momento – ha detto Tocco, rispondendo alla domanda di una giornalista – non sono in grado di dire cosa sia accaduto, ma sappiamo che Francesco Perna era affetto da una grave forma di cirrosi epatica, e che non doveva stare in carcere”. Sulla vicenda, il ministro della Giustizia Cancellieri ha aperto un’indagine interna per accertare eventuali maltrattamenti.

”Una svolta che darà un po’ di respiro e ci consentirà di rispondere alla Corte dei Diritti umani per le procedure di infrazione aperte nei confronti dell’Italia”. Così il Garante dei detenuti della Campania iha commentato il provvedimento sulle carceri in discussione in Consiglio dei Ministri. Tocco ha sottolineato positivamente le misure per ridurre il sovraffollamento, tra cui la derubricazione di alcuni reati meno gravi e la decisione di estrapolare il comma della Fini-Giovanardi, che prevede la detenzione anche per il possesso di piccoli quantitativi di droga. Secondo il garante dei detenuti della Campania se il Parlamento convertirà in legge il decreto, l’ Italia potrà evitare le sanzioni dell’ Ue. In caso contrario ”ci troveremo di fronte alle oltre mille istanze pendenti, che aumentano ogni giorno”. ”Fiducia” nel ministro della Giustizia Anna Maria Cancellieri che – afferma la Tocco – ”si sta mostrando molto concreta e determinata”. Il provvedimento sulle carceri, secondo il Garante, può costituire lo strumento per scongiurare il ricorso ad amnistia o a un nuovo indulto che, secondo Tocco, ”non risolvono il problema, ma senza provvedimenti di legge diventano indispensabili per evitare le sanzioni”. Nel provvedimento si prevede la realizzazione di tre nuovi Istituti penitenziari sul territorio nazionale, uno dei quali potrebbe essere realizzato a Nola. ”La costruzione di nuove carceri – ha concluso Tocco – sarà un modo per deflazionare la situazione, ma è insufficiente anche perchè non riusciamo a garantire il rispetto della territorialità della pena, in quanto ci sono 12 mila detenuti campani in Italia e degli 8 mila detenuti presenti nella regione non tutti sono campani”.

 

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