Erano circa le due della notte tra domenica e lunedì quando un boato ha scosso l’intero quartiere di Chiaia a Napoli. Un attentato dinamitardo nel cuore del salotto buono di Napoli riaccende i riflettori sulla sicurezza in città. Il raid è stato messo a segno lungo la Riviera di Chiaia, arteria centralissima e sempre battuta – di giorno come di notte – da auto e passanti. Una zona presidiatissima perché ubicata, alle spalle del consolato degli Stati Uniti d’America e soltanto a pochi passi da via Piedigrotta, dove ha sede anche della Procura regionale della Corte dei Conti, e sorvegliata anche da dispositivi di telecamere stradali e private. Tra i residenti c’è chi parla addirittura di due esplosioni in sequenza. Eppure, l’altra notte, qualcuno ha posizionato un pacco contenente un ordigno esplosivo che – per quanto artigianale – avrebbe potuto ferire o uccidere qualcuno. La potenza della deflagrazione ha lasciato le sue tracce, ed è ben visibile nei danni lasciati nelle carrozzerie danneggiate di due auto che erano parcheggiate a margine del marciapiedi. L’esplosione è stata avvertita fino a un chilometro di distanza, e ha svegliato di soprassalto centinaia di persone.

 

 

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