Beni mobili e immobili, beni aziendali e quote societarie per un valore complessivo di quasi 5 milioni di euro sono stati sequestrati dal Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Napoli in esecuzione di un provvedimento emesso dal Gip presso il Tribunale di Napoli Nord. Tra i beni sequestrati anche alcuni capannoni industriali nel comune di Fisciano. Il sequestro rientra in una più ampia indagine che ha consentito di individuare una serie di condotte illecite poste in essere da cinque persone indagate – nel periodo tra il 2008 e il 2012 – finalizzate a rendere inefficace qualsiasi procedura di riscossione coattiva e fallimentare avviata a seguito di fallimento di una società. In particolare, attraverso strumentali operazioni societarie, gli indagati legati tra loro da vincoli di parentela, conoscenza e collaborazione, – secondo l’accusa – sono riusciti a sottrarre alla società, poi dichiarata fallita, disponibilità patrimoniali a danno dell’erario e dei creditori, proseguendo l’attività di impresa attraverso la costituzione di un nuovo soggetto giuridico, formalmente autonomo ma di fatto riconducibile a parenti prossimi congiunti dei soci della fallita e da questi amministrata. I reati contestati agli indagati sono sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte nonché bancarotta fraudolenta.

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui