La capienza delle carceri negli ultimi 10 anni è aumentata del 17,4% ma il problema del sovraffollamento non è stato risolto. Anzi. Nel 2018 è i detenuti in esubero erano il 17,9% (59.655 persone per una capienza di 50.581 posti). È quanto emerge dai dati del dipartimento dell’amministrazione penitenziaria, elaborati dall’Adnkronos. Rispetto al 2015, quando è stato toccato il picco minimo del 5,2% di carcerati in eccesso rispetto al numero dei posti disponibili, la situazione è notevolmente peggiorata confermando per il terzo anno consecutivo un incremento del gap (8,8% nel 2016 e 14,1% nel 2017). Il carcere con il maggior numero di detenuti nel 2018 è Poggioreale, in Campania, che ospita 2.296 persone; rispetto alla capienza di 1.638 risulta un sovraffollamento del 40,2%. Al secondo posto Rebibbia, nel Lazio, con 1.505 carcerati per una capienza di 1.167 posti (29% di esuberi); segue Le Vallette nel Piemonte con 1.398 detenuti per 1.062 posti (+31,6%) e il carcere Opera in Lombardia con 1.351 detenuti e 918 posti (+47,2%). I dati relativi agli ultimi anni vanno letti tenendo conto della legge introdotta nel 2010 sull’esecuzione domiciliare delle pene, che ha consentito di scontare presso la propria abitazione (o in altro luogo pubblico o privato di cura, assistenza e accoglienza) la pena detentiva non superiore a 18 mesi.

Proprio in quell’anno è stato raggiunto il picco massimo, di 67.961 persone ospitate da strutture con una capienza di 44.073, pari al 54,2% di presenze in eccesso rispetto ai posti disponibili. Secondo gli ultimi dati messi a disposizione dal ministero della Giustizia, aggiornati al 31 dicembre 2018, a beneficiare della norma sono state 24.782 persone. Con il decreto legge semplificazioni è previsto un piano straordinario di edilizia penitenziaria, che prevede la realizzazione di nuove strutture carcerarie e la manutenzione o la ristrutturazione di quelle già esistenti. Per l’anno 2018 era previsto uno stanziamento di 26 milioni che salgono a 30 milioni per quest’anno e il prossimo. È inoltre assegnato un importo complessivo, all’amministrazione penitenziaria, pari a 185 milioni di euro nel periodo 2018-2033. Rispetto al passato di registra un’inversione di tendenza: i tecnici del Senato ricordano che dal 2001 le leggi finanziarie non hanno stanziato risorse aggiuntive e, nel 2005, è stata addirittura prevista una riduzione di 20 milioni di euro.

 

 

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