Erano alla ricerca di nemici da uccidere e sfrecciavano in sella a uno scooter per le strade del rione don Guanella, periferia nord di Napoli. Scorribande che i camorristi chiamano ”stese”, e che si concludono con sparatorie che seminano il panico tra i passanti. Giovanna Paino, 64 anni, il 21 marzo scorso attraversava la strada quando fu investita in pieno. Morì in ospedale dopo tre giorni di agonia. I due, che si allontanarono a tutta velocità, sono stati identificati grazie alle intercettazioni disposte nell’ambito dell’inchiesta sul clan Lo Russo che ha portato oggi all’emissione di 24 ordinanze cautelari. Secondo le indagini della Dda, appartengono entrambi al ”gruppo di fuoco” della cosca: Gennaro Ruoco, 27 anni, accusato di omicidio colposo oltre che di associazione mafiosa e altri reati, e Luigi Cutarelli, 21. Le microspie collocate in casa del boss Carlo Lo Russo la sera stessa dell’incidente hanno registrato i commenti che il capo del clan – tre i destinatari dei provvedimenti eseguiti oggi – e Luigi Cutarelli, che commentano a caldo l’incidente senza che traspaia – commentano gli inquirenti – alcuna parola di rimorso né espressioni di pietà per il tragico destino della donna: (”portava il motorino, Ruocco stamattina ha fatto il pazzo… lei aveva una sessantina d’anni, l’amico mio è andato vicino vicino :’Luigi iè..è ancora caldo”). Ruocco, Cutarelli e il boss Lo Russo sono anche indagati per il raid che quel giorno stesso organizzarono per uccidere Walter Mallo, indicato come un esponente di una cosca rivale nella gestione delle piazze di spaccio al rione don Guanella. Furono sparati colpi di mitraglietta e di pistole che ferirono Mallo, Paolo Russo, ritenuto suo uomo di fiducia, e una terza persona che non fu identificata perché si allontanò prima dell’arrivo delle forze dell’ordine.