Alcune centinaia di persone stanno sfilando in corteo a Napoli all’indomani della morte di Raffaele Vettorino, il lavoratore socialmente utile di 62 anni colpito da infarto ieri mattina per inseguire un’auto che aveva travolto due colleghi forzando il blocco stradale. Al fianco degli Lsu le tre sigle sindacali Cgil, Cisl e Uil. La manifestazione, partita da piazza Mancini, si concluderà davanti al palazzo della Prefettura. Tanta l’indignazione tra i precari per la tragica fine del collega. All’inizio del corteo i manifestanti hanno recitato il Padre Nostro in ricordo di Raffaele Vettorino e osservato un minuto di silenzio di un altro Lsu che si e’ suicidato nei giorni scorsi. Nel mirino anche le forze dell’ ordine: “Se avessero previsto i blocchi prima – sottolinea un manifestante – il nostro compagno di lavoro sarebbe ancora con noi. Non si può morire cosi per il lavoro per l’ irresponsabilità di un automobilista”. La vertenza è quella della stabilizzazione degli Lsu, circa 5000 in Campania, impiegati nelle scuole e nel decoro. “I soldi ci sono – spiega Gianni Nughes, segretario della Filcams Napoli – e c’é un piano industriale “Scuole belle” che é stato finanziato se non fosse che le risorse destinate sono bloccate a causa di un contenzioso promosso dai consorzi esclusi. C’é un impegno della Presidenza del Consiglio, e chiediamo lo sblocco della vertenza”.