La ‘truffa dello specchietto’ ma con un’evoluzione lo smartphone. Accade a Napoli dove una coppia, poi arrestata dai carabinieri, ha minacciato le anziane vittime per ottenere il risarcimento. I militari della stazione di Posillipo hanno arrestato per estorsione un 37enne, già agli arresti domiciliari e per questo accusato anche di evasione, e la fidanzata di 27 anni. Vittima dei due un malcapitato di 76 anni. Hanno simulato di aver subìto un danno al loro smartphone a causa della manovra maldestra con cui li aveva urtati con lo specchietto retrovisore, poi, per ‘convincerlo’ a risarcirli, hanno minacciato di picchiarlo, ottenendo dall’anziano 60 euro. A quel punto si sono trovati alle spalle i carabinieri che li hanno arrestati. L’evaso era anche sottoposto ai controlli attraverso il braccialetto elettronico, dopo il suo arresto, nel novembre 2014, da parte sempre dei carabinieri di Posillipo e sempre per estorsione. I militari gli notificarono un’ordinanza di applicazione della misura cautelare ai domiciliari emessa dal gip di Napoli perché era ritenuto responsabile di due episodi estorsivi ai danni di due anziani. In pratica, in due occasioni aveva finto di essere stato urtato dalle auto delle vittime prescelte mentre attraversava la strada e, dopo aver mostrato false ferite e l’orologio rotto, le aveva minacciate di ricorrere alle mani se non gli avessero consegnato i soldi nell’immediato. Era riuscito a estorcere 500 euro in contanti e un assegno di 400 euro. Dopo quell’arresto, il 38enne fu posto ai domiciliari con il braccialetto elettronico. Adesso, è stato condotto nel carcere di Poggioreale mentre la fidanzata in quello femminile di Pozzuoli.