I carabinieri del Nucleo Tutela patrimonio culturale hanno sequestrato, in esecuzione di un decreto emesso dalla Procura di Cosenza, settanta armi di interesse storico a palazzo Arnone, sede della sovrintendenza ai beni storici artistici ed etnoantropologici. Le armi erano nascoste in tre casse semiaperte e incustodite nella Galleria nazionale. All’interno c’erano 33 pistole e 14 fucili di diversa forma e modello molte delle quali ad avancarica, un mitragliatore Sten Mk2 munito di caricatore, una pistola mitragliatrice Uzi semiautomatico, due sciabole, due bastoni, un bilancino in ottone e materiale per la pulizia.

Le indagini hanno consentito di appurare che si tratta di armi cedute nel 2006 dal 10° Cerimant di Napoli all’allora soprintendente e valutate di interesse storico, perciò destinate al museo delle armi, divise e decorazioni dell’amministrazione provinciale di Catanzaro. Tuttavia esistono diverse discrepanze nell’elenco delle armi trasmesse al museo. Almeno sei pistole tra quelle sequestrate non facevano parte del materiale acquisito a Napoli nè sono state denunciate all’autorità di pubblica sicurezza. Mancano inoltre due sciabole, due pugnali di epoca fascista, otto ostile di vario genere e due fucili. Le ipotesi di reato per cui si procede, a carico di ignoti, vanno dal furto aggravato, all’uso improprio di beni culturali ed alla detenzione illecita di armi comuni da sparo e da guerra.

 

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