E’ stato archiviato il procedimento contro l’ex ministro per lo sviluppo economico Claudio Scajola, incardinato a Napoli dal pm Henry John Woodcock, sulla vendita da parte di Fincantieri di fregate Fremm al Brasile. Lo si apprende dall’entourage dell’ex ministro che comunica tra l’ altro la “soddisfazione espressa dall’ex ministro” per la decisione del gip di Napoli Pepe che ha archiviato su richiesta del pubblico ministero. Le accuse si riferivano a una ipotetica tangente relativa alla vendita che non si era però conclusa. Il gip del Tribunale di Napoli, Maria Gabriella Pepe, ha disposto l’archiviazione oltre che per Scajola, anche per Valter Lavitola, per Paolo Pozzessere, ex direttore commerciale di Finmeccanica, l’imprenditore napoletano Paolo Graziano, Giuseppe Bono, Massimo Nicolucci, portavoce del’ex ministro. Scajola era rimasto coinvolto nella vicenda Finmeccanica il 23 ottobre 2012: al centro dell’indagine una ipotesi di corruzione internazionale, con il pagamento di una presunta maxitangente, riguardo alle forniture del gruppo aerospaziale per la vendita di alcune fregate in Brasile. Alla base dell’indagine le dichiarazioni rese ai pm dall’ex responsabile delle relazioni esterne della holding, Lorenzo Borgogni. In esse si faceva riferimento a una presunta tangente ”mascherata da un ‘contratto di agenzia”’ pari all’11 per cento del valore complessivo del contratto, di 2,5 miliardi di euro. Anche l’ex direttore de L’Avanti! Valter Lavitola era indagato con Pozzessere nell’inchiesta relativa all’ipotesi di corruzione internazionale riguardante affari in Brasile.