I sindacati dei vigili del fuoco, Cgil, Cisl e Uil hanno inviato una lettera al ministro dell’Interno Annamaria Cancellieri, al capo dipartimento dei vigili del fuoco prefetto Paolo Tronca, al comandante dei vigili del fuoco ingegnere Alfio Pini e al prefetto di Napoli Andrea De Martino, con la quale annunciano la proclamazione dello stato di agitazione del corpo nella provincia di Napoli “per porre in evidenza le insormontabili difficolta’ che impediscono il regolare svolgimento del servizio di soccorso”.

Scrivono ancora i 3 sindacati dei vigili del fuoco che “la gravita’ di tale situazione si manifesta nell’inadeguatezza e nelle critiche condizioni in cui versano le sedi di servizio in cui i vigili el fuoco napoletani sono costretti ad operare”. Secondo i pompieri napoletani la causa di tali disagi sono dovute ai “continui tagli fatti dai vari governi negli ultimi anni sul bilancio del corpo dei vigili del fuoco che hanno determinato una situazione al limite del collasso funzionale visto che non solo non e’ possibile prevedere interventi di manutenzione straordinaria pur necessari ma si e’ in grave difficolta’ anche per interventi di natura ordinaria compromettendo la funzionalita’ delle sedi di servizio e creando precarie condizioni di lavoro”. I vigili del fuoco hanno poi denunciato che a causa dei tagli “gli automezzi di soccorso versano in uno stato di precarieta’ e molti di questi sono fuori servizio per l’impossibilita’ di procedere alle riparazioni per mancanza di fondi”. Attraversando le varie problematiche del corpo, Cgil, Cisl e Uil hanno ricordato ai loro interlocutori “la cronica carenza di personale qualificato dovuta all’immobilismo dell’amministrazione che costringe ad effettuare turni massacranti ad orario straordinario con il ricorso a continue sostituzioni sull’intero territorio provinciale per rispondere alle richieste di soccorso della popolazione”. La nota inviata ai rappresentanti istituzionali e’ stata firmata da Giuseppe Scuotto della Cgil funzione pubblica, Pietro Mele della Cisl e Carmine Cristiano della Uil.

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