NAPOLI – E’ durato oltre tre ore l’interrogatorio di garanzia, davanti al gip del Tribunale di Napoli Francesco Cananzi, di Emanuela Florino, agli arresti domiciliari da giovedì scorso nell’ambito dell’inchiesta in cui sono coinvolti militanti dell’estrema destra napoletana. A quanto si è appreso l’indagata, difesa dall’avvocato Marcella Angiulli, ha respinto gli addebiti.
Al termine del lungo interrogatorio, il legale ha chiesto la revoca della misura cautelare. Su questa e altre analoghe richieste avanzate dai difensori degli altri giovani arrestati il giudice si pronuncerà nei prossimi giorni. La Florino, figlia dell’ex senatore di An Michele Florino, secondo la ricostruzione dell’accusa, fu vittima di un’aggressione da parte di giovani di sinistra all’Università Federico II alla quale i militanti dell’estrema destra, tra cui ragazzi di Casapound, replicarono con una spedizione punitiva. E’ stato interrogato dal gip anche Massimo Marchionne, agli arresti domiciliari. Assistito dall’avvocato Sergio Rastrelli, anch’egli ha respinto le accuse, negando in particolare di aver fornito al suo gruppo alcune pistole, di cui una risultata rubata. L’avvocato Rastrelli ha chiesto la revoca del provvedimento oppure l’attenuazione della misura (obbligo o divieto di dimora), istanza sulla quale il pm avrebbe espresso parere favorevole.