E’ una tragedia senza fine quella che va avanti nel parco Nazionale del Vesuvio, ancora una volta teatro di sversamenti illeciti di rifiuti. 45 sacconi sono stati posti sotto sequestro. Dietro gli ultimi odiosi episodi potrebbe esserci di un’unica regia criminale.
Non solo le pinete del parco meno sorvegliate, come quelle in via Montagnelle a Torre del Greco ma anche i siti protetti a pochi passi dalla base del vulcano. Zona tra l’altro in cui sarebbero anche puntati gli occhi delle telecamere dell’ente parco. I carabinieri forestali del reparto parco nazionale del Vesuvio, condotto dal tenente colonnello Antonio Lamberti ieri hanno scoperto altri due siti a Piana delle Ginestre e accanto all’osservatorio vesuviano. Hanno sequestrato 45 grossi sacchi ricolmi di borse, scarpe e accessori. Molto simili a quelli sequestrati nei giorni scorsi a Torre del Greco.
Una discarica che si estende lungo 300 metri nella zona protezione speciale Vesuvio- Monte Somma. Tutto è stato denunciato alla procura di Napoli e, da quanto riferiscono i carabinieri, la compatibilità dei rifiuti dimostra che derivano da uno stesso posto. Tutto farebbe presupporre che chi si sta liberando dei rifiuti sia un personaggio locale. Qualcuno che, una volta identificato, dovrà rispondere dell’inquinamento ambientale e verrà chiamato anche a risarcire le spese per la bonifica.

 

 

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