NAPOLI – Hanno aggirato la prescrizione della Questura di Napoli a modo loro, sparpagliandosi in gruppi tra via Santa Lucia, via Serapide, via Nazario Sauro e via de Cesare. Aderenti ai centri sociali e al movimento No-Global napoletano,

insieme a studenti, precari e disoccupati ex partecipanti al progetto di formazione Bros, anziche’ utilizzare piazza del Plebiscito come luogo per manifestare il dissenso dalle politiche della Regione su trasporti, scuola e sanita’, dando vita a una kermesse che annunciavano con la partecipazione di artisti, si fronteggiano con la polizia nell’area della sede della giunta regionale. La Questura aveva invitato gli organizzatori dell’iniziativa, il Coordinamento regionale per l’opposizione sociale, in regione proprio dell’alto numero di persone da loro previsto e dichiarato, cioe’ 1000, seguendo decisioni prese in sede di Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza a luglio scorso, a utilizzare la piazza simbolo del capoluogo campano, molto ampia, proprio per evitare ai cittadini i disagi che nascono dal concentramento di gruppi folti in via Santa Lucia. Invece i manifestanti, circa 700-800 persone, a parte un presidio in piazza Plebiscito, complice la convocazione della stampa alle 12, si sono radunati alla spicciolata nell’area in cui avrebbero voluto dare vita all’iniziativa. Con loro anche lo scrittore Erri De Luca. Nella zona, tra l’altro, insiste anche il corteo dei comitati antidiscarica.

 

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