TORRE DEL GRECO – Dopo oltre tredici anni si fa luce sull’omicidio di Vincenzo Polese, ucciso a Ercolano (Napoli) il 12 settembre 1999 mentre si stava radendo la barba all’interno di un salone di barbiere nella zona di Pugliano: quattro le persone arrestate (tre erano già detenute per altri reati), considerate i mandanti e gli esecutori.

Questa mattina i carabinieri della Compagnia di Torre del Greco (Napoli) hanno dato esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip del Tribunale di Napoli su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia partenopea, nei confronti di quattro indagati ritenuti appartenenti al clan Birra-Iacomino, operante nella città di Ercolano e nelle zone limitrofe. I quattro (Massimo Conciliano, 35 anni, Raffaele Di Matteo, 33, Francesco Durantini, 38, e Giovanni Durantini, 48, gli ultimi tre già detenuti), sono accusati di associazione di tipo mafioso e omicidio “La misura cautelare – scrive in una nota il procuratore aggiunto della Repubblica, Rosario Cantelmo – si inquadra nella più ampia azione di contrasto alle consorterie della zona, avviata dalla compagnia di Torre del Greco a partire dal 2007”. L’omicidio di Vincenzo Polese fu decretato, secondo gli inquirenti, dai fratelli Durantini perché secondo questi ultimi la vittima si era avvicinata alla cosca rivale degli Ascione e perché aveva “aperto” un’autonoma piazza di spaccio operando in totale “clandestinità” in un’area sottoposta al controllo degli stessi Durantini. “Responsabilità penali – conclude il procuratore Cantelmo – sono emerse anche a carico di un collaboratore di giustizia e di un’altra persona ritenuta affiliata al clan Birra e deceduto nel gennaio del 2011”.

 

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