Aveva fatto il giro del mondo l’immagine della “medicina” per il cuore – la “Misericordina” – lanciata da papa Francesco all’Angelus del 17 novembre scorso: una scatolina simile a quella di un medicinale, con tanto di “bugiardini” in quattro lingue, contenente invece un rosario con lo slogan “59 grani per il cuore”, distribuita in ventimila esemplari in Piazza San Pietro.
Un successo tale che ora nei negozi di souvenir se ne trovano anche delle imitazioni. L’agenzia francofona I.Media, specializzata in informazioni sul Vaticano, spiega che le prime ventimila scatole di “Misericordina” che erano state preparate sono andate esaurite in un batter d’occhio. E ora, dopo che i punti autorizzati sono rimasti senza scorte, se ne trovano già in giro altre versioni. Al Santuario della Divina Misericordia, vicino al Vaticano, la “vera” Misericordina si può avere a tre euro la confezione e l’intero incasso va all’Elemosineria apostolica, guidata dal polacco mons. Konrad Krajewski, a cui si deve l’idea di proporre al Papa l’originale iniziativa. Tali risorse servono quindi a rispondere alle richieste di aiuto che quotidianamente l’elemosiniere riceve da persone povere e svantaggiate. Ma il successo dell’iniziativa, sottolinea I.Media, ha avuto anche altri effetti. Al santuario della Divina Misericordia il telefono non cessa di squillare: solo ieri duemila scatole sono state vendute in poche ore, mentre altre diecimila sono state ordinate per rispondere alle tante richieste, registrate in una lunghissima lista d’attesa. Intanto, la Misericordina è disponibile anche su Internet, e i prezzi aumentano. Un sito italiano la commercializza a 4,90 euro la scatola, o “in promozione” a 4,41 euro. Ma soprattutto, da pochi giorni una ditta del Napoletano, la Fars, ne ha creato un prodotto simile: le scatole di “Fedelina” – così si chiama, in una confezione visivamente analoga a quella originale – sono vendute a 4 euro l’una nel negozi di articoli religiosi intorno al Vaticano.