NAPOLI – Una passeggiata contro il racket a Ponticelli, periferia est di Napoli. Tra i negozi di via Madonnelle, hanno camminato Tano Grasso, presidente della Federazione antiracket, Silvana Fucito, coordinatrice regionale delle associazioni contro il pizzo, commercianti, abitanti del quartiere ed esponenti delle forze dell’ordine. Sulle vetrine dei negozi sono stati attaccati degli adesivi, le vetrofanie, che segnalano ai consumatori un punto commerciale libero dal pizzo.
“Un segnale per i cittadini – ha detto Grasso – che così, quando comprano un paio di jeans, una mozzarella, qualunque cosa insomma, hanno la certezza che i loro soldi non vanno alla camorra”. Silvana Fucito, tra le prime a denunciare il racket, ha sottolineato che “occorre tempo” per battere il pizzo e coloro che lo chiedono, “ma noi abbiamo pazienza e determinazione”. Ai commercianti ricorda che “si deve denunciare: c’è lo Stato, c’è la società civile”. Una rete, insomma, che non lascia solo chi denuncia. Reprimere con l’azione delle forze dell’ordine, come ha sottolineato Pina Tommasielli, assessore alle Pari opportunità del Comune di Napoli, “è solo uno degli elementi contro il racket”. “Serve l’impegno di tutti – ha concluso – anche per quelle zone dove esiste un muro che va abbattuto attraverso l’impegno delle istituzioni e dei cittadini con le forze dell’ordine”.