PORTICI – Un sessantatreenne residente a Portici, nel Napoletano, avrebbe continuato a riscuotere fino al novembre 2011 la pensione del suocero morto dieci anni fa: questa mattina la Guardia di Finanza ha eseguito nei suoi confronti una ordinanza agli arresti domiciliari per truffa aggravata continuata e falso.

Secondo l’accusa il 63enne, delegato alla riscossione di pensioni previdenziali e assistenziali, ha percepito dal 2002 al novembre 2011 somme per un totale di oltre 122mila euro attestando con falsità, in occasione della riscossione mensile all’ufficio postale, l’esistenza in vita del titolare della pensione, in realtà defunto nel novembre 2002. Il gip del Tribunale di Napoli ha anche disposto – su richiesta della Procura – il sequestro per equivalente dell’auto e dell’appartamento. Le indagini della polizia giudiziaria coordinate dalla Procura (sez. Reati contro la Pubblica Amministrazione) si inserisce in un filone investigativo che ha portato alla luce un centinaio di casi ritenuti sospetti tra i comuni di Ercolano, Portici e San Giorgio a Cremano. Dagli accertamenti finora compiuti è emerso un danno ammontante a 412mila euro, di cui oltre 144mila già messi a disposizione di istituti previdenziali. Nel corso delle indagini sono stati sequestrati anche un conto corrente bancario con giacenza pari a 12.330 euro, due libretti con giacenza rispettivamente di 93.152 e 38.824 euro.

 

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