Quarantacinque persone denunciate e 36 avvisi di garanzia notificati dai Carabinieri di Campobasso per associazione a delinquere finalizzata alla truffa ed esercizio abusivo dell’attività di intermediazione assicurativa a danno di numerose compagnie assicurative. Questi i numeri dell’operazione ‘Petrauro’ fatta scattare dai carabinieri del Nucleo operativo e radiomobile di Campobasso dopo un anno di indagini.
I militari hanno raccolto, incrociato e verificato centinaia di dati riferiti a persone, autovetture e contratti assicurativi scoprendo un fenomeno criminoso che, negli ultimi anni, ha coinvolto le regioni Molise e Campania movimentando un enorme flusso di polizze assicurative illegali, materialmente originate ed acquistate nelle province di Campobasso ed Isernia, mediante l’utilizzo di documentazione falsa (anagrafica, di circolazione veicolare e di attestazione dello stato di rischio, quest’ultima certificante la 1^ classe di merito), e poi rivendute in quelle di Napoli e Caserta. Tali atti venivano intestati ad ignari molisani in modo tale da far risultare, come circolanti nel Molise, veicoli di cittadini residenti nelle province campane ed in quest’ultime quindi realmente circolanti, così abbattendo considerevolmente il premio assicurativo. La tariffa pagata in Molise è di gran lunga inferiore a quella dovuta in Campania. Ad alimentare il suddetto flusso illegale ha inciso, in maniera determinante, l’estrema agevolezza con cui è avvenuta la stipula nel Molise dei contratti illegali: consentendo a terze persone di acquistare più polizze esibendo direttamente e soltanto la fotocopia dell’occorrente documentazione, nonostante quest’ultima fosse intestata a soggetti non presenti fisicamente nell’agenzia all’atto della stipula e, comunque, sconosciuti all’agente stesso. Sono centinaia i contratti illegali scoperti nel corso dell’inchiesta ma si pensa che tale numero possa costituire solo una minima parte della reale situazione. La ricettazione, il riciclaggio e la commercializzazione in Campania delle polizze illegali provenienti dal Molise è avvenuta attraverso una ‘rete’ di brokers operanti prevalentemente su Napoli città e altri centri napoletani e casertani. La cessione della polizza al campano è stata preceduta, in molti casi, dal riciclaggio del contratto, rielaborato al pc con sostituzione dei dati mendaci con quelli identificativi del reale proprietario del veicolo assicurato.