I militari del dipendente Gruppo della Guardia di Finanza di Torre Annunziata hanno provveduto a sottoporre a sequestro patrimoniale denaro, conti correnti, beni mobili e immobili – per un valore complessivo di oltre 415 mila euro – nei confronti di una società, con sede in Pompei ed operante nel settore del commercio all’ingrosso di materiali da costruzione, e del suo rappresentante legale, resisi responsabili del delitto di falso in bilancio e dei collegati reati di natura fiscale. In particolare, il provvedimento di sequestro – emesso d’urgenza dalla locale Procura della Repubblica oplontina – è stato eseguito dalla Compagnia della Guardia di Finanza di Torre Annunziata ed è intervenuto all’esito di un’attività d’indagine che ha preso le mosse da una verifica fiscale avviata dallo stesso Reparto nel febbraio 2018 nei confronti di una società operante nel settore della commercializzazione di lampade e lampadari, sempre con sede in Pompei. Sulla base del quadro indiziario ricostruito, è emerso che l’impresa ispezionata, quanto meno a partire dal 2013 e fino al 2015, è stata strumentalmente utilizzata come un vuoto contenitore asservito alle fraudolente necessità, soprattutto fiscali, di un’altra società collegata, tuttora operativa. In specie, mediante il ricorso ad un sistematico giro di fatture per operazioni inesistenti – al quale ha fatto da contorno anche una fittizia riallocazione e un artificioso scambio del personale dipendente – si è consentito a quest’ultima azienda di non produrre sostanzialmente alcun reddito imponibile e di non maturare un’onerosa base debitoria con l’erario sul fronte dell’imposta sul valore aggiunto, maturando addirittura una posizione creditoria nei confronti del fisco. Con il provvedimento cautelare eseguito, pertanto, si è provveduto a sottoporre a sequestro il profitto illecito della frode fiscale perpetrata, che è rappresentato dall’I.V.A. indebitamente detratta dalla società di Pompei (in quanto indicata nelle fatture per operazioni inesistenti) e dall’imposta sul reddito evasa dalla medesima impresa in conseguenza dell’illecita riduzione della base imponibile. In tale ottica, sono stati individuati e sequestrati 7 immobili, denaro contante, una “Jeep Renegade” e disponibilità su conti correnti bancari e postali, per oltre 415.000 euro.

 

 

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