Avevano tentato di imporre la tangente ad un cantiere edile, ma sono stati arrestati da poliziotti che si sono finti operai. Tre pregiudicati legati al clan Contini, Giovanni Esposito, 50anni, Mario Pomatico, 49, e Michele Patierno, 40, sono stati denunciati dal titolare di una impresa edile.

Il 9 settembre due dei tre pregiudicatisi erano recati in cantiere dell’ impresa in funzione nel centro della città, chiedendo del direttore dei lavori ed anticipando la richiesta di una tangente. Ieri uno dei tre era tornato chiedendo ancora del responsabile dei lavori. Dopo aver appreso che era assente aveva comunicato ad uno degli operai che se lo stesso direttore del cantiere non si fosse presentato alle 12 di oggi in via Foria i lavori sarebbero stati bloccato. Il luogo di appuntamento era un ristorante. Nelle vicinanze si sono appostati gli agenti della squadra mobile in attesa dell’ arrivo degli estorsori, mentre uno di essi, fingendosi il responsabile del cantiere ed accompagnato dall’ operaio, si è presentato all’ appuntamento. Alle 12.15 a bordo di uno scooter sono giunti Esposito e Patierno, che hanno fatto spostare i due in un vicolo adiacente, annunciando l’ imminente arrivo dell’ incaricato della contrattazione. Poco dopo è giunto Pomatico che ha chiesto al poliziotto che si fingeva il direttore dei lavori la somma di 2 mila 500 euro in cambio della ”tranquillità”. I poliziotti sono entrati in azione ed hanno bloccato i tre pregiudicati, che hanno precedenti anche per associazione per delinquere di stampo camorristico, e li hanno arrestati. I tre sono stati trasferiti nel carcere di Secondigliano,

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