Rapinavano coetanei, umiliandoli poi sotto la minaccia di coltelli, per “vincere la noia” i tre componenti di una baby-gang arrestati dai carabinieri a Napoli. Il capo della banda era un 17enne, con precedenti per una rapina compiuta nel 2011, che aveva coinvolto due 16enni. Tre i colpi messi a segno tra il 21 ed il 26 aprile scorso dalla banda, che si appostava sulla passerella che conduce al parco giochi “Edenlandia”, meta abituale di giovanissimi. I rapinatori si impadronivano di denaro, telefoni cellulari ed Ipod, poi le vittime venivano costretti ad inginocchiarsi o a sedersi per terra e venivano derise, umiliate e minacciate di ritorsioni se avessero presentato denuncia.

Il tutto – hanno ammesso i tre adolescenti, identificati dai carabinieri della stazione di Bagnoli – “per provare l’ eccitazione ed avvertire la scarica di adrenalina di quei momenti”. Per identificarli i militari hanno monitorato i movimenti dei ragazzi che si aggiravano nella zona del viale Kennedy e poi hanno mostrato le foto dei sospettati alle vittime. Perquisendo le case dei tre sono stati trovati due coltelli a serramanico di 20 cm di lunghezza del tipo di quelli utilizzati per le rapine. Il capo della banda è stato trasferito nell’ Istituto penale minorile di Nisida, i due 16enni, incensurati, sono stati assegnati ad una comunità di recupero.

 

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