Una palazzina adibita a opificio clandestino, dormitorio e cucina, con tanto di topi morti, escrementi e rifiuti di ogni genere, è stata sequestrata oggi dalla polizia municipale di San Giuseppe Vesuviano (Napoli), nell’ambito di una più vasta operazione tesa al contrasto dello sversamento di rifiuti sul territorio. I caschi bianchi, guidati dal comandante Ciro Cirillo, hanno infatti scoperto una palazzina di due piani gestita da due cinesi e adibita a opificio tessile sprovvisto di qualsiasi autorizzazione, dove erano sistemate oltre trenta cucitrici, una stireria, e numerose altre attrezzature per la produzione di abiti. Un’ala dell’edificio era stata invece trasformata in dormitorio, con stanzette suddivise da pareti di cartone, e oltre quindici letti. La cucina, adiacente ai vari locali, presentava anche segni di un recente incendio. Il tutto nel più totale degrado igienico sanitario: nelle stanze sono stati trovati numerosi topi morti, gli escrementi dei roditori, e rifiuti di ogni genere, tra i quali gli occupanti mangiavano e dormivano, oltre agli scarti della lavorazione tessile ammassati in bustoni. Tre le persone sorprese dai vigili urbani all’interno dei locali: i proprietari, marito e moglie di origini cinesi, denunciati tra l’altro per furto di energia elettrica, in quanto avevano manomesso il contatore con un magnete, e una terza persona di cui si stanno verificando le generalità. I caschi bianchi sono sicuri che almeno altre quindici persone erano al lavoro prima del loro arrivo. Nell’ultima settimana i vigili urbani di San Giuseppe Vesuviano hanno chiuso tre opifici sui quattro controllati per mancanza di sicurezza e per le carenze igienico sanitarie, nei quali lavoravano anche numerosi clandestini di origini bengalesi e pachistane. Quello di oggi era l’unico sprovvisto di qualsiasi autorizzazione.

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