Dalle nuove carte depositate dalla procura di Napoli nel procedimento in cui e’ coinvolto l’ortopedico Paolo Iannelli emergono altre drammatiche storie di mala sanita’. Come quella di Emilia P., invalida al 100 per cento, che dopo una caduta fu trasportata all’ospedale Cardarelli e rimase ben diciannove ore senza essere visitata.

Ai carabinieri del Nas l’anziana donna ha raccontato la sua odissea, terminata, come quella di tanti altri pazienti, solo quando decise di farsi trasferire alla clinica Villa del Sole, di proprieta’ del primario. ”Il 4 luglio 2011 – racconta Emilia – a seguito di una caduta sono stata trasportata al pronto soccorso del Cardarelli. Giunta intorno alle 4 del mattino, sono stata visitata alle ore 23. Durante la sosta al pronto soccorso non mi e’ stata praticata alcuna cura. Dopo due giorni sono stata portata al reparto, dove mi e’ stato praticato qualche antidolorifico: qui sono stata sistemata in un camerone con un condizionatore posizionato sul lettino che occupavo”. Sfinita, l’anziana chiese una sistemazione migliore: ”Mi fu risposto, presumo da un’infermiera, che quello non era un albergo. Chiesi di parlare con il primario, professor Iannelli, il quale mi disse che avrei dovuto aspettare circa 10 o 15 giorni prima di essere operata a causa della lista di attesa”. A quel punto, Emilia prese la decisione di tanti degenti nella sua situazione: ”Non potendo aspettare piu’, ho chiesto di essere dimessa e, tramite amici, sono stata ricoverata presso la clinica Villa del Sole, dove sono stata operata subito dal professor Iannelli”.

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