Sei persone sono state arrestate nelle province di Napoli, Roma e Firenze dai carabinieri di Firenze in un’inchiesta su episodi di usura ed estorsioni con l’aggravante del metodo mafioso.
Gli arrestati sono affiliati al clan camorristico ”Gallo-Vangone-Limelli”. L’inchiesta e’ partita nel luglio scorso dopo la denuncia del titolare di una ditta di trasporti dell’empolese. I dettagli in una conferenza stampa alle 11 al comando provinciale di Firenze.
Dietro minacce e danneggiamenti volevano costringere un autotrasportatore di Empoli, che si era indebitato con loro a tassi usurai, a cedere la sua ditta o a lavorare per loro. Si tratta di 6 persone 3 uomini e 3 donne, arrestate stamani al termine di un’operazione condotta dai carabinieri del Nucleo investigativo di Firenze, coadiuvati dai militari dell’Arma di Frascati (Roma) e Torre Annunziata (Napoli), accusati dei reati di usura ed estorsione entrambi aggravati dal metodo mafioso. Il gip del Tribunale di Firenze Angelo Antonio Pezzuti, a seguito dell’attivita’ di indagine condotta sotto la direzione della Dda fiorentina, ha disposto la misura della custodia cautelare nei confronti di Annalisa De Martino, Nicola Gaudino, Ciro Accardo, Emilia Solimeno, Achille Ascione e Federico Genghi. Le attivita’ investigative sono state avviate a seguito della denuncia di un autotrasportatore empolese che ha raccontato nel luglio scorso agli investigatori che nel novembre 2010, a causa della crisi economica, si era trovato costretto a rivolgersi agli usurai. In particolare l’imprenditore era stato avvicinato da due suoi ex dipendenti (Accardo e Gaudino) e dalla moglie di quest’ultimo (la Solimeno), che gli hanno fatto incontrare Annalisa De Martino, dalla quale ottenne un prestito di 50 mila euro pattuendo la restituzione della somma di 3 mila euro al mese.