NAPOLI – “Non ci può essere indulgenza alcuna nei confronti di coloro che, per biechi interessi, non esitano a bruciare rifiuti tossici e boschi, determinando squilibrio e inquinamento ambientale, gravemente nocivi per la salute e la vita di tutti”. Lo ha detto il cardinale Crescenzio Sepe, arcivescovo di Napoli, all’omelia della messa “internazionale” celebrata ieri con canti e preghiere in più lingue, per turisti e immigrati. “Maria – ha aggiunto l’Arcivescovo – continua ad accompagnare e a proteggere quanti vivono nella sofferenza e, quindi, i malati, i carcerati, gli anziani, i poveri, gli emigranti che sfuggono alle guerre o alla miseria.
Attraverso Maria il Giubileo ci insegna che, nonostante questo periodo storico nel quale serpeggiano scoraggiamento, tensione e incertezza, il Signore continua ad essere presente con amore e a guidarci ogni giorno, senza deluderci e senza ‘imbrogliarci’, come fanno certi rappresentanti di ideologie che mortificano la verità sull’uomo e la dignità della persona umana, contraddicendo il vero bene comune della famiglia umana”. “Dobbiamo vivere la carità per vincere sfide che sembrano insormontabili e sono di natura culturale, sociale ed economico- finanziaria” ha proseguito il cardinale, il quale ha anche ammonito tutti ad impegnarsi per il bene comune e i sacerdoti perché si liberino di quella falsa sicurezza che induce a rinchiudersi tra le mura delle sacrestie e fa perdere il senso cristiano del vivere “con” e “per” gli altri. Nel riprendere, poi, un pensiero già espresso durante la messa della Vigilia, l’arcivescovo ha esortato a “difendere i diritti di tutti e gli interessi generali, denunciando, contrastando e lottando soprusi e prepotenze, negligenze e delitti”.