Appalti del Teatro San Carlo di Napoli oggetto di un esposto alla polizia da parte della sovrintendente Rosanna Purchia. La vicenda, della quale parla oggi il quotidiano ‘Il Mattino’, riguarderebbe, in particolare, il ruolo svolto da un sindacalista che avrebbe esercitato pressioni su un dirigente. ”Il sospetto è grave – scrive il giornale – qualcuno avrebbe allungato le mani sulla gestione degli appalti trasformandoli in una sorta di affare privato teso a favorire gli ‘amici degli amici”’. Sempre secondo il quotidiano la stessa sovrintendente aveva sollecitato riscontri a una serie di appalti per forniture inferiori ai 40mila euro le cui procedure di affidamento erano apparse anomale, ”casi nei quali piccoli affidamenti di lavori sarebbero stati appaltati anche a ditte non iscritte nell’albo dei fornitori”. Annota ancora il giornale: ”In particolare i sospetti denunciati nell’esposto si concentrano su una fornitura di lampade per il valore di 9mila euro, rispetto alla quale i vertici amministrativi avevano registrato alcune irregolarità”. Secondo quanto ricostruito, la mattina di domenica 25 gennaio scorso il responsabile della rendicontazione del San Carlo – al quale Purchia aveva già chiesto verifiche su una serie di bandi di evidenza pubblica sospetti – viene svegliato dal suono del citofono: presso la sua abitazione c’è il sindacalista che, con toni perentori, gli rivolge domande apparentemente incomprensibili: ‘Ma tu ce l’hai con me? Perchè non mi lasci stare?”’. E ancora: ”Deve lasciarmi in pace, non intrometterti nelle cose che faccio”