Una pesante tegola è caduta sulle teste degli oltre 400 lavoratori Whirpool di Napoli, la cui azione di protesta va avanti ormai da quasi un anno per scongiurare la chiusura dello stabilimento di via Argine. Tuttavia l‘azienda ha confermato di voler abbandonare il sito partenopeo a partire dal prossimo 31 marzo. È quanto si apprende dal tavolo in corso al Mise. “Lo stabilimento di Napoli perde 20 milioni di euro l’anno”. È il numero chiave presentato dall’amministratore delegato di Whirlpool Italia, Luigi La Morgia: “I dati di mercato sono emblematici”, avrebbe detto La Morgia. Dure le critiche che sono arrivate dal Ministro Stefano Patuanelli: “La decisione è inaccettabile”, avrebbe detto, come si apprende da fonti sindacali, sospendendo la riunione. All’incontro presieduto dal ministro dello Sviluppo Economico, Stefano Patuanelli, hanno partecipato oltre all’ad di Whirlpool Italia Luigi la Murgia anche segretari generali di Fim, Fiom e Uilm, Marco Bentivogli, Francesca Re David e Rocco Palombella. Invitalia promuove la ricerca di un altro soggetto industriale che acquisisca lo stabilimento di Napoli garantendo un piano industriale ‘credibile’ che, cioè, “prospetti una ripresa delle attività produttive, sostenibile nel lungo periodo, e in grado capitalizzare tutte le competenze del personale oggi presente nello stabilimento”. Una selezione che dovrebbe concludersi “entro luglio 2020” e che sarà rivolta ad aziende e gruppi industriali sia nazionali che internazionali operanti nello stesso settore produttivo o in altri almeno nella fase iniziale di concerto. A tutti i potenziali ‘pretendenti’ verrà richiesto di presentare una “proposta vincolante di insediamento” corredata del piano industriale.