Erano vittime di una truffa ma preferivano pagare e chiudere lì la questione invece di dover denunciare un incidente automobilistico che avrebbe avuto come ripercussione l’aumento notevole del premio assicurativo da pagare o addirittura il rischio del mancato rinnovo della polizia. Lo hanno confessato i cinque automobilisti finiti nel mirino di una banda che in una sola serata a Napoli era riuscita a truffare almeno 800 euro.

I carabinieri della stazione di Marianella a Napoli hanno bloccati Giancarlo Russo, 30 anni, residente a Casalnuovo, Antonio Russo, 44 anni, ed Enzo Gallotti 50 anni, entrambi residenti a Napoli (i due, insieme con Giancarlo Russo sono già noti alle forze dell’ordine) e Gennaro Garnier, 33 anni, che vive a Pomigliano d’arco, incensurato. Per tutti l’accusa di truffa continuata in concorso e gli arresti domiciliari in attesa del rito direttissimo. I quattro, in via Janfolla, all’altezza dell’Asl Napoli 1, a bordo di una Ford focus cmax noleggiata a Caserta, dopo aver colpito lo specchietto laterale della Renault Megane di un 51enne residente a Napoli avevano indotto in errore il malcapitato facendogli credere di essere il responsabile della rottura dello specchietto e facendosi consegnare 250 euro in denaro contante a titolo di transazione bonaria del sinistro. I carabinieri hanno bloccato i quattro subito dopo la consegna del denaro e nel corso di successive indagini hanno accertato la responsabilità dei truffatori in merito ad altri quattro analoghi episodi a danno di utenti della strada nella stessa serata. Nel corso di una perquisizione sono stati trovati e posti sotto sequestro 800 euro in denaro contante che i carabinieri ritengono verosimile provento d’attività illecita e documentazione cartacea relativa a precedenti altre truffe consumate.

 

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