Provvedimenti per l’agricoltura, inasprimento delle pene per chi incendia cumuli di rifiuti o per chi scarica abusivamente, rafforzamento dei controlli e dei monitoraggi. Sarebbero questi, in sintesi, alcuni dei punti principali contenuti nel decreto per la Terra dei fuochi, l’area compresa tra Napoli e Caserta. Il provvedimento, che dovrebbe approdare al Consiglio dei ministri la prossima settimana presumibilmente martedì, offrirà maggiori strumenti alla Magistratura per agire contro gli eco reati.

A presentarlo sono i ministri dell’Ambiente Andrea Orlando e delle Politiche agricole Nunzia De Girolamo. Tra le misure che sarebbero contenute nel testo che dovra’ essere sottoposto al via libera del Consiglio dei Ministri, la definizione dei terreni ‘sporchi’ rispetto a quelli ‘sani’, con una identificazione delle aree cosiddette ‘food’ e di quelle ‘no food’ e una riperimetrazione che dovrebbe essere affidata agli Istituti di ricerca nazionali. Poi, l’inasprimento delle pene per fermare chi inquina, appicca roghi, abbandona rifiuti pericolosi, e da’ origine a danni sanitari e ambientali; per questo tipo di reati dovrebbe essere previsto anche il carcere e non più soltanto sanzioni e multe (tra le ipotesi circolate ci sarebbe l’ipotesi del carcere fino a 6 anni) mentre potrebbero trovare spazio anche delle disposizioni per accelerare le bonifiche. Domani intanto il Ministro dell’Ambiente Andrea Orlando sara’ a Napoli per un’altra delle iniziative per la Terra dei Fuochi, una staffetta nel nome della legalita’ e dello sport per combattere simbolicamente l’abbandono dei pneumatici, altamente inquinanti realizzata in collaborazione con le due prefetture della regione, i Comuni ed il consorzio Ecopneus. Soddisfazione per il possibile via libera del decreto da parte del Consiglio dei ministri la prossima settimana e’ stata espressa dal Governatore della Campania, Stefano Caldoro secondo il quale ”c’e’ qualcosa in piu’ di una promessa”. Caldoro ha pero’ voluto ricordare il merito della Regione che, nei primi due anni di mandato, ha trovato 600 milioni per bonifiche e depurazione, quando nelle casse della Regione non c’era un euro”. Il presidente della Campania ricorda di aver dato priorità, sin dal primo giorno di mandato, al tema dell’ambiente e della salute e respinge le ”interessate strumentalizzazioni” sui prodotti della filiera agricola campana.

 

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