Un ex complesso turistico diventa un centro di accoglienza per profughi, provenienti soprattutto dalla Siria. E a Torre del Greco (Napoli) scoppia la protesta. I primi ospiti sono arrivati da alcuni giorni. E così la voce che Villa Green, struttura di via Montedoro, sarà trasformata in un centro per collocare profughi giunti in Italia con mezzi di fortuna fa in breve tempo il giro della città, diventando uno degli argomenti cittadini di maggiore discussione sui social network. Voci che arrivano anche al Comune, dove l’amministrazione viene colta di sorpresa. A sentire il sindaco, Ciro Borriello, l’ente non è stato mai interpellato: ”Tutto quello che è stato fatto finora – dice il primo cittadino attraverso una nota – lo si è fatto all’insaputa mia e dell’intera amministrazione comunale. Questo non significa che, da ora e in avanti, non saremo attenti e vigili su una vicenda che non può vedere semplici spettatori il Comune e i torresi in generale, una situazione per la quale chiediamo di conoscere con esattezza le procedure e le autorizzazioni finora rilasciate, i pareri espressi dagli organismi preposti, a partire da quelli che rispondono dell’aspetto di natura sanitario”. Della vicenda, stando a quanto sostengono dal Comune, si sarebbe occupata la Prefettura. La struttura – secondo voci finora non confermate – dovrebbe accogliere cinquantina di profughi provenienti dai Paesi in guerra (in particolare dalla Siria). Finora all’interno ci sarebbero sei ospiti: gli altri arriveranno tra giorni. Oggi era annunciato un presidio spontaneo a poca distanza dalla struttura, poi la protesta è rientrata. ”Quanto sta accadendo in queste ore – prosegue il sindaco Borriello – ha dell’incredibile. È vero che il protocollo in queste circostanze prevede l’interessamento della sola Prefettura, ma è assurdo che l’amministrazione comunale della città destinata ad accogliere i profughi debba venire a conoscenza di tutto ciò a cose quasi fatte e senza mai essere stata interpellata”.
